LA STORIA

Nel 1905 Chicago non era sicuramente il migliore dei posti in cui abitare. Centro motore del Midwest era una metropoli di oltre un milione e mezzo di abitanti che vivevano in un vortice di frenetiche attività commerciali, di inquietudini sociali, di corruzione politica e fondamentalismo religioso.
Ormai avviata a diventare la capitale indiscussa del gangsterismo, Chicago contava quasi più taverne e bische che abitazioni. La risorsa economica principale era costituita dai macelli, per alimentare i quali la periferia della città era stata trasformata in un unico grande recinto per il bestiame che vi affluiva ogni anno in milioni di capi.

 

Fu in questo contesto che iniziò la grande avventura del Rotary…

Era la sera di giovedì 23 Febbraio 1905 quando l’avvocato Paul Harris Silvester Schiele, un commerciante di carbone, si incontrarono a cena nel ristorante italiano di Madame Galli per parlare di un vecchio progetto di Paul. Dopo cena, insieme a Hiram Shorey, mercante di stoffe e abiti, si riunirono nell’ufficio del comune amico Gustavus Loehr, ingegnere minerario. Provenivano tutti da villaggi rurali della provincia americana e avevano in comune la scarsità di amicizie solide in città e la conseguente mancanza di certezze su chi potevano fidarsi nei rapporti personali e commerciali.

Lo scopo del loro incontro era quello di gettare le basi di un club dedicato alla promozione di un interesse comune, nello specifico la pratica degli affari, ma con una concezione del tutto nuova. Già il giorno seguente si aggiunse un quinto socio, Harry Ruggles, un giovane tipografo, fornitore di Harris, e fu stabilito che le riunioni, quindicinali, si sarebbero tenute a rotazione negli uffici dei soci.

Il primo problema fu dare un nome all’associazione. Il nome giusto lo trovò Paul Harris, che riuscì a sintetizzare in una sola parola la rotazione delle riunioni e delle cariche.

Furono definite le prime regole. Inizialmente il Rotary non prevedeva quote associative, ma viveva su un sistema di multe per chi saltava la riunione o raccontava barzellette o s’infervorava in discussioni politiche. E per chi non chiamava gli altri soci per nome. Anche il chiamarsi per nome (equivalente del nostro darsi del tu) fu una delle tante felici intuizioni di Paul Harris.

I primi obiettivi del Rotary furono: la promozione degli interessi commerciali dei soci e delle buone relazioni di amicizia.
Nel 1907 si aggiunsero la promozione del progresso della città di Chicago e la diffusione dell’orgoglio civico fra i cittadini. Nacque così la prima via d’azione e fu introdotto il concetto di “service”. Questa deviazione verso il sociale diede nuovo impulso al club che in un anno giunse a contare 140 soci.

 

Cinque anni dopo, nel 1912, con 16 club e 1.800 soci il Rotary si espanse rapidamente al resto degli Stati Uniti e, durante la prima Convention a Chicago, Paul Harris venne eletto presidente.

L’anno successivo il Rotary attraversò l’Atlantico e nel giro di due anni nacquero club in Gran Bretagna e Irlanda.
Durante la prima Guerra Mondiale i Rotariani britannici, canadesi e statunitensi finanziarono iniziative a favore delle vittime e dei rifugiati.

 

Nel 1919, con il Rotary Club di Manila, nelle Filippine, iniziò l’espansione in Asia. Nel giro di due anni furono fondati club in India (Calcutta), Cina (Shanghai) e Giappone (Tokyo). La fine della Grande Guerra aprì le porte al Rotary in Europa, dove presto sorsero club in Francia, Germania, Spagna e Svizzera. Due anni dopo, con l’espansione all’Africa e all’Australia, i club rotariani nel mondo erano già oltre 1.000.

 

Il 20 Novembre 1923, presso il Caffè Cova a Milano, 19 soci fondatori diedero vita al primo Rotary Club italiano. L’Italia divenne, così, il settimo Paese d’Europa ad accogliere il Rotary International. Nel 1924 fu costituito il Rotary Club di Trieste, mentre l’anno successivo vennero fondati nuovi club a Roma, Torino, Napoli, Palermo, Genova, Firenze, Livorno, Venezia, Bergamo, Parma e Cuneo.

Il primo Distretto (il 46° Distretto del Rotary Internazionale) fu costituito a Milano il 3 Febbraio 1925. Primo Governatore Distrettuale fu James Henderson.

 

Nel 1925, a vent’anni dalla nascita, il Rotary era presente su 6 continenti e contava 100.000 soci.

 

Nel 1943 un gruppo di Rotariani contribuì a gettare le fondamenta di quella che sarebbe diventata l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

 

Sul finire degli Anni Sessanta, il Rotary lanciò ufficialmente il programma noto come World Community Service (Azione di pubblico interesse mondiale), che espanse il potenziale di intervento umanitario dei club. Oggi i club forniscono annualmente una media di 26 milioni di dollari tramite questo programma.

 

Il 1986 fu l’anno in cui le donne entrarono a far parte del Rotary.

 

Nel 1990 venne fondato il Rotary Club di Mosca.

 

Nel 1999 il Rotary istituì i Centri rotariani di Studi internazionali sulla pace e la risoluzione dei conflitti, allo scopo di formare diplomatici e leader capaci e impegnati. Tre anni dopo la prima classe di settanta borsisti iniziò un corso biennale di master presso otto università in Argentina, Australia, Francia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti.

 

Il 2002 fu l’anno in cui l’Europa venne dichiarata ufficialmente libera dalla polio: i Paesi polio-endemici rimanevano solo sette. Il Rotary annunciò una campagna di raccolta fondi per i 275 milioni di dollari che servivano a portare a termine l’impresa.

 

Nel 

2005, in tutto il mondo, si celebrarono i 100 anni del Rotary e un grande traguardo raggiunto: 2 miliardi di dosi di vaccino antipolio somministrate.