IL PROGRAMMA POLIOPLUS

Il Programma PolioPlus è la più grande azione umanitaria a livello mondiale del Rotary.

 

La partecipazione del Rotary International alla campagna di eradicazione della poliomielite iniziò nel 1979, grazie al rotariano Sergio Mulitsch di Palmenberg*, che lanciò l’idea di organizzare una campagna mondiale contro la polio per i bambini dei Paesi poveri.

 

L’idea fu condivisa dai vertici del Rotary International e Mulitsch si prestò a sperimentare una prima campagna di vaccinazione che, partendo dall’Italia, portò il vaccino a sei milioni di bambini nelle Filippine, Paese allora severamente colpito dalla malattia. Fu il primo progetto del nuovo programma 3-H (Health, Hunger and Humanity – Salute, Fame e Umanità) e nei quattro anni successivi il Rotary approvò analoghi impegni quinquennali a favore di Bolivia, Cambogia, Haiti, Marocco e Sierra Leone. Il Rotary International iniziò così a studiare il più ambizioso programma di tutta la sua storia: immunizzare tutti i bambini del mondo dalla poliomielite, avvalendosi dei consigli e del sostegno del Dottor Albert Sabin, lo scienziato che inventò il vaccino antipolio orale.

Nel 1985 il programma PolioPlus divenne ufficialmente Programma Mondiale del Rotary International. In occasione del 40° anniversario delle Nazioni Unite, il Rotary annunciò l’intenzione di devolvere 120 milioni di USD a favore del programma PolioPlus. In tre anni i Rotariani furono in grado di raddoppiare gli obiettivi della raccolta fondi, donando ben 247 milioni di USD.

Nel 1995 il Rotary istituì un’apposita task force per far capire l’importanza dalla campagna antipolio ai governi dei vari Paesi: l’azione spinse i governanti a stanziare fondi pubblici per più di 1,5 miliardi di USD a favore dell’iniziativa.

Nel 2000 il Rotary si alleò con la Fondazione delle Nazioni Unite allo scopo di rivolgere un appello al settore privato (fondazioni, grandi imprese e titolari di grandi patrimoni), che riuscì a fruttare più di 100 milioni di dollari; due anni dopo, l’Europa venne dichiarata ufficialmente libera dalla polio.

 

Oggi il Rotary è il maggior contribuente non governativo della campagna internazionale per l’eradicazione della poliomielite e migliaia di Rotariani danno il loro personale contributo alla lotta contro la polio portando i vaccini a destinazione con cammelli ed elicotteri, camion e motociclette, prestando servizio presso i presidi sanitari istituiti in loco, sensibilizzando l’opinione collettiva sull’importanza dell’immunizzazione e mobilitando, strada facendo, ben 10 milioni di volontari.

 

L’iniziativa per l’eradicazione globale della polio è oggi riconosciuta in tutto il mondo come un modello esemplare di cooperazione tra il settore privato e quello pubblico nel perseguimento di obiettivi umanitari.
Inoltre, per ogni dollaro impegnato dal Rotary a favore dell’eradicazione della polio, la Bill & Melinda Gates Foundation dona 2 dollari aggiuntivi.

 

Da quel lontano 1985 gli sforzi del Rotary e dei suoi partner, tra i quali figurano l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie e i governi di tutti i Paesi della Terra sono riusciti a ridurre del 99% i casi di polio che si verificano ogni anno.

Degli originari 125 Paesi, oggi la malattia rimane endemica in sole tre nazioni: Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Dal 1985 a oggi più di 2,5 miliardi di bambini hanno ricevuto il vaccino orale, bambini che avrebbero altrimenti rischiato di rimanere paralizzati o addirittura di morire.

 

Ogni dose di vaccino costa 60 centesimi di euro
Vuoi aiutarci? Dona anche tu.
Tu, quanti bambini vuoi salvare?

 

* Sergio Mulitsch di Palmenberg

Nacque a Trieste da una famiglia goriziana di industriali. Prese parte, come fotografo di guerra dell’Aeronautica Militare, alla seconda guerra mondiale e nel 1946, terminata la guerra, si dedicò professionalmente alle tecniche di imballaggio, dal cartone alle pellicole plastiche. Divenne presidente dell’Istituto Italiano dell’Imballaggio viaggiando, per questo, in molti Paesi: dagli Stati Uniti, all’Argentina, da Cuba alla Cina. Ricoprì incarichi ufficiali per le Nazioni Unite e per vari Ministeri italiani; fu presidente, dal 1973 al 1976, della Federazione Europea dell’Imballaggio e, dal 1974 al 1975, vicepresidente dell’Organizzazione Mondiale dell’Imballaggio.
L’interesse di Mulitsch per i Paese poveri lo portò, nel 1978, a Nuova Delhi come oratore su “Lotta alla fame e alla malnutrizione” in una Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite dedicata alle “Tecnologie più adeguate per i Paesi in via di sviluppo”.

 

Dopo essere stato Rotariano del Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda dal 1967, con importanti incarichi anche a livello internazionale, nel 1976 ricevette l’incarico di fondare il Rotary Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca che vide la luce nel 1979. Nello stesso anno Mulitsch partecipò alla Convention rotariana di Roma, approfondendo il valore del programma di solidarietà internazionale 3H. In quella occasione Mulitsch cominciò a pensare a lanciare l’idea di organizzare una campagna mondiale contro la poliomielite per i bambini dei Paesi poveri. L’idea fu condivisa dai vertici del Rotary International e Mulitsch si prestò a sperimentare una prima campagna di vaccinazione che, partendo dall’Italia, potesse portare il vaccino nelle Filippine, Paese allora severamente colpito dalla malattia.
Negli anni 1981-82 Mulitsch fu nominato delegato interdistrettuale del Rotary per il programma 3H. Nel 1983 fu eletto Governatore del Distretto 204 del Rotary International per l’annata 1984-85. Nello stesso anno sviluppò l’idea di un importante progetto che si concretizzò il 18 Dicembre 1984 con la nascita dell’Associazione “Nuovi Spazi al Servire – Istituto per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo”.
Mulitsch si spense a Londra, nel 1987, nell’attesa di un intervento per una malattia contratta nelle Filippine, lavorando fino all’ultimo giorno a nuovi progetti rotariani.